I Dorigati sono una eminenza nella produzione di vini rossi in riva all’Adige. Le vigne di famiglia o di conferitori storici sono impiantate sui terreni alluvionali della Piana Rotaliana, della quale Paolo Dorigati conosce ogni pietra. Per molto tempo i nostri hanno proposto vini varietali, ottime interpretazioni di Teroldego, Cabernet sauvignon e Rebo, un incrocio locale sviluppato presso l’Istituto di San Michele all’Adige a fine 800. Il Teroldego Rotaliano, ovviamente, non si tocca, ma Paolo ha avuto la felice intuizione di unire tutte le uve rosse prodotte in azienda in un vino di “territorio”, che raccontasse la Piana Rotaliana. Nasce così il Planus, paradossalmente declassato a IGT in quanto è un taglio di Teroldego, Cabernet e Rebo, affinato in botti grandi. Il vino è francamente pericoloso nella beva golosissima e nei pimpanti sentori di frutti rossi, dopo qualche minuto escono note più complesse, erbe officinali, radice, china, a ricordare che la classe del cabernet non è acqua, e il Rebo contribuisce con un guizzo selvatico decisamente originale. Vino da godere già ora, ma che vista l’ottima fattura, saprà certamente evolvere per alcuni anni, proposto tra l’altro ad un prezzo onestissimo. Non solo una bella idea e un ottimo bicchiere, piuttosto un esempio per valorizzare tanti vitigni minori della nostra penisola, prescindendo dalla purezza varietale a tutti i costi.